Preghiera a Padre Pio per la Protezione dei Malati

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San Pio da Pietrelcina, umile servo di Dio e testimone luminoso nel dolore, in questo tempo di prova ci rivolgiamo a te, affidandoti le nostre malattie e sofferenze.
Tu che hai portato sul tuo corpo i segni della Passione e hai conosciuto la debolezza umana, intercedi per noi presso il Signore, perché la Sua guarigione scenda su chi oggi lotta contro la malattia. Dona coraggio nei momenti di sconforto, sollievo nelle giornate di dolore e speranza nei giorni più bui.
Benedici le nostre famiglie, i medici e tutti coloro che si prendono cura dei malati. Con fiducia invochiamo la tua protezione, certi che il tuo cuore compassionevole ascolta il nostro grido: fa’ che la fede non vacilli, che la pace possa tornare e che la grazia della guarigione raggiunga chi ne ha più bisogno.
San Pio, guida amorevole, restaci vicino. Ottienici la forza di accettare la volontà di Dio e di vivere ogni giorno nell’abbandono fiducioso al Suo Amore.
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Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a San Pio da Pietrelcina si inserisce in un ricco tessuto spirituale e dottrinale della tradizione cattolica, nel quale il ricorso all’intercessione dei santi rappresenta un elemento centrale. La preghiera riflette la fede nella comunione dei santi, ovvero la mutua solidarietà tra i membri della Chiesa, sia viventi sia già glorificati, fondata sull’amore e sulla carità che unisce tutto il Corpo Mistico di Cristo (Lumen Gentium, 50-51). In particolare, l’invocazione a San Pio trova il suo contesto nella spiritualità della sofferenza redenta e offerta, un tema caro al francescanesimo e all'esperienza mistica dello stesso Padre Pio, che ha portato i segni della Passione di Cristo sul proprio corpo (stigmate) come partecipazione alle sofferenze salvifiche del Signore.
Il ricorso alla sua intercessione in “questo tempo di prova” si radica nella tradizione che invita i fedeli a cercare sostegno presso quei testimoni che hanno vissuto la sofferenza con fede eroica, sapendo vedere nella croce una via alla santità. La dottrina della Chiesa insegna che i santi partecipano del mistero della redenzione e, per grazia divina, possono presentare le nostre suppliche davanti a Dio, soprattutto nei momenti di tribolazione affettiva, spirituale e fisica (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 956).
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a San Pio da Pietrelcina, noto per la fama di santità, per la sua intensa vita di penitenza e di carità, e per la capacità di essere vicino ai malati e a chi soffre. La richiesta di intercessione è motivata dalla particolare esperienza di Padre Pio come uomo segnato dalla sofferenza: egli viene evocato come “umile servo di Dio e testimone luminoso nel dolore”, riconoscendo nella sua biografia un modello di vicinanza a Cristo nella passione e nella condivisione delle sofferenze umane.
Scelto come destinatario perché esempio concreto di offerta e di consolazione nelle infermità, San Pio è invocato come “guida amorevole” e protettore, affinché da lui possa scendere aiuto, coraggio e sostegno nelle afflizioni del corpo e dello spirito. La sua intercessione è perciò sollecitata in virtù della sua compassione, della sua fama di potente intercessore per i malati e delle numerose testimonianze di grazie ricevute per suo tramite.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni affrontati
La preghiera intercede principalmente per chi lotta contro la malattia e la sofferenza, sia di natura spirituale che fisica. I beneficiari sono non solo i malati stessi, ma anche le loro famiglie, i medici e tutti coloro che si prendono cura di chi è sofferente. È notevole l’estensione dell’intercessione: non solo il singolo fedele, ma l’intera comunità sofferente viene inclusa nell’orizzonte della supplica.
I bisogni affrontati dalla preghiera sono molteplici:
- Guarigione fisica: la richiesta esplicita “perché la Sua guarigione scenda su chi oggi lotta contro la malattia”.
- Coraggio e sollievo nei momenti di sconforto e dolore.
- Speranza nei giorni più bui e difficili.
- Protezione e benedizione per famiglie, personale medico e per quanti sostengono i malati, così che la comunità sia rafforzata nella carità.
- Fede salda: la preghiera chiede espressamente che “la fede non vacilli” di fronte alla prova.
- Pace interiore e la grazia di accogliere la volontà di Dio anche in momenti di crisi.
Insomma, la preghiera abbraccia l’intera dinamica del dolore umano, chiedendo a San Pio di sostenere nella fatica quotidiana e di guidare verso l’affidamento fiducioso nell’amore divino.
4. Temi teologici principali, citazioni bibliche e patristiche
Questa preghiera è ricca di spunti teologici che la collegano al cuore della fede cristiana:
- La sofferenza redenta: la valorizzazione del dolore umano come possibile via di comunione con Cristo. Come dice San Paolo, “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).
- La fede nella guarigione: sia fisica che interiore, nella speranza che la grazia divina tocchi chi è nel bisogno. “La preghiera della fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà” (Gc 5,15).
- L’intercessione dei santi: principio ribadito già nei primi secoli del cristianesimo. Sant’Agostino dice:
“Non invano il nostro amore si volge ai santi, i quali possono aiutarci con il favore di Dio” (De cura pro mortuis gerenda).
- La fiducia nella divina volontà: tema centrale della spiritualità di San Pio e della tradizione cristiana, come recita la preghiera: “Ottienici la forza di accettare la volontà di Dio e di vivere ogni giorno nell’abbandono fiducioso al Suo Amore.” Gesù stesso pregò: “Non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Lc 22,42).
- La comunione e la solidarietà: si invoca la benedizione per le famiglie e per chi si prende cura dei malati, in sintonia con l’invito paolino a “portare i pesi gli uni degli altri” (Gal 6,2).
In sintesi, la preghiera assume i grandi temi della croce, della fede provata, dell’intercessione, dell’amore fraterno e della speranza cristiana.
5. Genere di preghiera e collocazione liturgica
La preghiera è, nella sua essenza, una supplica di intercessione, rivolta a un santo vissuto nel tempo a noi vicino e molto amato nel popolo cristiano. Tuttavia, essa contiene altri generi: lode (“umile servo di Dio… testimone luminoso nel dolore”), richiesta (per la guarigione, il coraggio, la speranza), affidamento e invocazione di protezione. Non manca una dimensione di accettazione e offerta, che richiama la spiritualità della penitenza e del compimento della volontà divina.
Sebbene non sia parte di una liturgia ufficiale obbligatoria, questa preghiera può essere utilizzata:
- Nelle celebrazioni di intercessione per gli ammalati
- Durante la novena a San Pio (23 settembre, sua memoria liturgica)
- Nel Tempo di Quaresima e in tutti i tempi di prova
- Durante adorazioni eucaristiche o veglie di preghiera, soprattutto in momenti di crisi sanitaria
Resta comunque un testo prezioso nella devozione privata e nella vita comunitaria dei gruppi di preghiera ispirati a San Pio.
6. Indicazioni pratiche per l’uso personale e comunitario
Per una pratica fruttuosa, si suggerisce di:
- Preghiera personale: recitarla in prima persona nei momenti di difficoltà o di sofferenza propria o di persone care; meditare ogni invocazione, lasciando che susciti fiducia nell’intercessione di San Pio e nell’abbandono alla volontà di Dio.
- Preghiera comunitaria: utilizzarla durante incontri di gruppi di preghiera (come i Gruppi di Preghiera Padre Pio), inserendola in momenti di condivisione, di Adorazione o in Messe per gli ammalati; le invocazioni possono essere proclamate da più voci.
- Tempi forti: pregare questa supplica durante la Quaresima (tempo di prova e di conversione), nel tempo pasquale (confidando nella vittoria di Cristo sul male), e in occasione della memoria liturgica di San Pio (23 settembre). Può essere utile anche durante novene o tridui specificamente dedicati alla guarigione.
- Accompagnamento dei malati: è indicata per chi visita o assiste gli ammalati, come gesto di vicinanza spirituale e di sostegno nella fede.
Si può associare la preghiera alla recita della Coroncina a San Pio o proporla prima di ricevere i sacramenti della Confessione e dell’Unzione degli Infermi. In ogni forma, aiuta il fedele ad aprirsi alla speranza, a sentire la comunione della Chiesa e a confidare nella misericordia di Dio, sostenuti dall’esempio e dall’intercessione di un santo “vicino e amico”.
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